mercoledì 7 gennaio 2015

Stoner, John Williams

Stoner
Autore: John Williams
Editore: Fazi
Anno: 2012
Pagg: 332

William Stoner nato nel 1891 in una piccola fattoria al centro del Missouri, nella primavera 1910 finite le scuole superiori, su suggerimento del padre si trasferisce in Colombia per frequentare l'università della falcoltà agraria, scegliendo in seguito un nuovo indirizzo di studio, letteratura inglese.
Qui conosce i suoi primi e unici amici, Masters e Finch, l'unico svago sociale.
Conseguita la laurea triennale in lettere e finito il dottorato accetta il posto da lettore a tempo pieno presso l'università, in seguito diventa professore del corso di letteratura inglese.
Durante una festa si accorge di una giovane ragazza dagli occhi celesti, è per lui la donna più bella che avesse mai visto. Il suo nome è Edith Elaine Bostwick. Poco dopo i due si sposano ma nel solo giro di un mese realizza che il suo matrimonio è un fallimento.
Fin dalle prime righe trapela l'intera vita di Stoner, piatta e desolata; il paese in cui è nato, il lavoro per tutta la vita, un matrimonio infelice, diventano una storia emozionante, intensa e dolorosa di un uomo con una forte sensibilità. Attraversa la vita in modo passivo. Edith moglie educata sul presupposto che qualcuno l'avrebbe sempre protetta dalle grandi difficoltà della vita si sarebbe dovuta comportare come un grazioso e raffinato accessorio e il collega Hollis Lomax con il quale all'inizio prova un'affinità, entrambi lo schiacciano e soffocano tutto ciò che lui ama.
Il suo unico rifugio rimane lo studio. Sente i personaggi dei romanzi più vicini dei suoi compagni. Durante la lettura, lo assale la coscienza di quante cose ancora non conosce, di quanti libri ancora non ha letto. A differenza della maggior parte degli studenti, non partecipa alla prima guerra mondiale anzi scopre dentro di sè una vasta riserva d'infferenza e non ravvisa in se alcun sentimento patriottico. Rimane all'interno dell'istituto nel quale prova un senso di sicurezza e serenità.
Rimane infine unicamente l'amore per la letteratura, per il linguaggio, per il mistero della mente e del cuore che si rivelano nelle lettere e parole, di neri caratteri stampati sulla carta in cui trova se stesso.
Stoner, un uomo qualunque, un uomo onesto, specialmente io penso per l'anno in cui si svolge il romanzo, quante persone oggi continuerebbero il loro matrimonio?  Si lascia scivolare su di se ogni cosa, mentre il lettore prova rabbia, infelicità, solitudine dai colpi che le persone ed anche la vita gli presenta. Perchè quando riesce a imporsi con tutta la sua volontà è la vita a dirgli fermati, abbandona tutto!

Il mio giudizio 4/5

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