sabato 14 febbraio 2015

Fuga dal campo 14, Harden Blaine

Fuga dal campo 14
AutoreHarden Blaine
Editore: Codice
Anno: 2014
Pagg: 290

Fuga dal campo 14 è la vera storia di Shin Dong-hyuk, dalla sua nascita fino al momento in cui riesce a essere libero,  uno dei pochissimi riusciti a fuggire dal campo di prigionia della Corea del Nord nel 2005 e le difficoltà incontrate dopo.
Harden Blaine nel 2008 corrispondente del "washington post" nel nordest asiatico è alla ricerca di una storia che spiega come la Corea del Nord sfrutta la repressione per evitare il collasso e conosce Shin Dong-hyuk. Con il suo aiuto scrivere un libro per contribuire ad accrescere la consapevolezza internazionale  sull'esistenza dei campi di lavoro nord coreani.
Shin non è stato strappato a un'esistenza civile e costretto alla discesa dell'inferno ma è venuto al mondo all'interno del campo 14, il più duro di tutti, per volere delle guardie. Il padre ha la ricompensa di una moglie perchè abile nell'utilizzo del torchio, mentre la madre non racconta mai per quale motivo le è concesso l'onore di un matrimonio, si tratta comunque di una promozione e questo significa un lavoro, una casa migliore, una scuola e una clinica medica invece di dormire nel dormitorio di sole donne in fabbrica. Le coppie sposate però non possono continuare a vivere insieme, hanno a disposizione solo 5 giorni all'anno. Per Shin parole come amore, pietà e famiglia sono prive di significato. Gli viene insegnato che le botte sono sempre meritate per colpa del sangue corrotto dei genitori, a sopravvivere denunciando e tradendo chiunque, compresa la madre e il fratello maggiore, tanto da non arrabbiarsi con chi la uccide, perchè pensa di aver agito bene (dalla regola: chi non denuncia un tentativo di fuga sarà fucilato all'istante). E' più fedele alle guardie che alla famiglia. Non ha mai alcun contatto con compagni nati al di fuori della recinzione. La scuola è riservata ai bambini come lui, la prole del campo frutto di matrimoni premi, così da non venire mai a conoscenza di ciò che esiste oltre il filo spinato ad alta tensione pattugliato da uomini armati. La scuola primaria e secondaria prepara i bambini ai lavori forzati, spalare neve, portare carbone nella scuola, tagliare alberi. A 16 anni è l'inizio del lavoro permanente della durata di 12-15 ore al giorno.
Quasi tutti i detenuti coltivano campi, estraggono carbone dalle miniere, cuciono divise militari e impastano cemento sostentati da una dieta a base di mais, cavolo e sale, salvo in estate quando i bambini mandati nei campi, arrivano a mangiare ratti, topi e insetti essenziali per la sopravvivenza. Vengono forniti vestiti due volte l'anno e scarpe ogni due, usano stracci per coperte e non hanno a disposizione sapone, guanti, biancheria, carta igienica. Ogni qual volta non si riesce a portare a termine il proprio lavoro, essere sorpresi a rubare cibo, tessuti, rispondere alle guardie... a non rispettare le ferree regole vengono inflitte pene severe fatte sottoforma di tortura.
Solo un aspetto può essere visto in modo "positivo", essere nato nel campo significa non avere aspettative sul mondo. Non conosce l'esistenza della Corea del Sud, della Cina, dell'America, dell'esterno, è come se tutto il suo mondo è l'aerea di prigionia. Per questo non sprofonda mai nella disperazione.
Un libro crudo pieno di atrocità per mostrare al mondo come la famiglia del re Kim si tenga in piedi grazie allo sfruttamento della schiavitù.

Per altre info, guardare i video del programma Inside NK su you tube, dove Shin è co-conduttore

Il mio giudizio 4/5

FRASI
- Un solo uomo che decida di non tacere può contribuire alla liberazione di decine di migliaia di persone ancora prigioniere

2 commenti:

  1. Ciao Ily, voglio leggere tantissimo questo libro @_@ dopo la tua rece sarà uno dei prossimi ;)
    Io invece sto leggendo se questo è un uomo ed è semplicemente fantastico
    A presto! <3

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  2. Ciao Ily!
    Non conoscevo questo libro, lo inserisco nella mia wishlist! :)

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